Introduzione generale alla Sacra Scrittura (Italian Edition) by Juan Carlos Ossandón Widow

Introduzione generale alla Sacra Scrittura (Italian Edition) by Juan Carlos Ossandón Widow

autore:Juan Carlos Ossandón Widow [Ossandón Widow, Juan Carlos]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDUSC
pubblicato: 2018-03-20T23:00:00+00:00


del a sola Scriptura (vedi sopra, pp. 180-183). Lutero e gli altri riformatori avevano messo in crisi la fiducia nella tradizione, fino ad allora considerata il criterio fondamentale dell'interpretazione. Occorrevano dunque dei criteri oggettivi per determi-

nare con precisione il significato dei testi normativi.

Scopo principale dell'ars interpretandi è quello di aiutare l'interprete a risolvere i

casi difficili. La difficoltà può provenire da diverse cause. Per offrire alcuni esempi,

possiamo usare lo schema proposto da sant'Agostino (De doctrina christiana II,15),

che divide i testi difficili in due gruppi: i passi oscuri (cioè che non si capiscono) e i

passi ambigui, che si possono capire in diversi modi. Ecco un esempio di un passo bi-

blico ambiguo:

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi

discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, per-

ché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,1-3).

L'ambiguità del testo si riferisce ai destinatari. A chi si rivolge Gesù nel discorso

del a montagna? Soltanto ai discepoli? Possiamo tentare di rispondere con argomenti

teologici, ma non ve n'è bisogno, perché, se si continua a leggere, il testo stesso elimi-

na l'ambiguità:

Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegna-

mento (Mt 7,28).

È chiaro allora che Gesù non era salito sul monte per allontanarsi dalle folle e che

ha parlato alla moltitudine sin dall'inizio. L'esempio aiuta a capire una delle regole

fondamentali dell'interpretazione di qualsiasi testo: per risolvere una difficoltà di

lettore di avvicinarsi al testo con fede e umiltà (disposizioni soggettive); poi aggiunge diverse regole pratiche: per esempio, conoscere bene le lingue e le loro espressioni (competenza filologica), conoscere le realtà di cui parla il testo (erudizione, conoscenza delle cosiddette scienze ausiliari, come la storia, l'archeologia, la geografia, ecc.), comprendere i passi oscuri grazie a quelli più chiari, prima all'interno dello stesso libro, poi in tutta la Scrittura.

PᴀRᴛᴇ IV INᴛᴇRᴘRᴇᴛᴀᴢIᴏNᴇ

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comprensione, la prima istanza alla quale si deve ricorrere è il testo stesso (dei criteri

per determinare che cosa è un testo parleremo a pp. 203-205).

Vediamo adesso un esempio di un passo oscuro, di difficile comprensione. Al ’in-

izio del a lettera ai Romani, dice san Paolo:

In esso [nel vangelo] infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede (ἐκ πίστεως εἰς

πίστιν), come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà» (Rm 1,17, la citazione proviene da

Ab 2,4).

Il testo non ha problemi di critica testuale né grammaticali. Ma cosa vuol dire “da

fede a fede”? Dal a fede degli ebrei a quel a dei gentili (cf. Rm 1,16)? Dal a fede di

Abramo a quel a del vangelo (interpretazione di Tertulliano)? Dal a fede del predica-

tore a quel a degli ascoltatori (sant'Agostino)? Dal a fede del neofita a quel a del cre-

dente maturo (Lutero)? Dal a fede di Dio al a fede dell'uomo (Karl Barth)?

L'analisi del a struttura retorica del a lettera mostra che Rm 1,16-17 costituisce la

propositio, cioè la tesi che si vuole difendere. All'epoca di Paolo, era abituale l'impiego

di un linguaggio ellittico nell'enunciazione del a propositio, con lo scopo di sollevare

quesiti nel lettore. Possiamo



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